lavoratori in lotta

La responsabilità del Commissario Fuortes

Il 1°giugno si è tenuto un incontro interlocutorio tra i sindacati e il commissario ministeriale della Fondazione Arena Fuortes.

Apprendiamo che vi sono aperture significative rispetto al possibile utilizzo degli ammortizzatori sociali in alternativa al paventato part time verticale, anche se questo pare non evitare la cessazione dell’attività teatrale per due mesi l’anno.

E’ sicuramente positiva l’intento di sganciare Arena Extra e il museo Amo dalla Fondazione stessa, evitando in tal modo il continuo sperpero di risorse che riversavano nei bilanci della Fondazione.

Presidio del Comitato Opera Nostra per la salvaguardia del Corpo di Ballo di Fondazione Arena

In occasione del proseguimento delle trattative tra il commissario Fuortes e le rappresentanze sindacali, il Comitato Opera Nostra – Fondazione Arena Bene Comune, invita la cittadinanza tutta a partecipare al presidio per la salvaguardia del Corpo di Ballo, che si terrà davanti alla sede della Fondazione Arena in via Roma, oggi a partire dalle ore 14.30.

OFV: vince la tenacia dei lavoratori

E' arrivato ieri in tarda serata l'ok del ministro all'accordo per la cessione delle OFV al gruppo indiano RUIA. Il ministro ribalta dunque la decisione di un proprio dirigente, intervenuta pochi giorni fa. Il risultato positivo va ascritto a tutti coloro che  si sono da sempre mossi a sostegno di una vicenda di pessima cultura imprenditoriale e politica, non l'unica in questi ultimi anni a Verona.

OFV partita a scacchi o vicenda industriale?

È stato rinviato a data da destinarsi l'incontro davanti al giudice per decidere il futuro delle OFV, Gruppo Biasi ed eccellenza delle ferrovie italiane.  La vicenda delle OFV assomiglia più ad una partita a scacchi che al racconto di una vicenda industriale. Il Mise, il Ministero di riferimento, nei giorni scorsi aveva bocciato il progetto di vendita al gruppo indiano Roja, forte di 10 mila dipendenti. Una decisione incomprensibile specie dopo che gli incontri e le trattative tra le parti erano già molto avanzati. Su tali incontri c'era pure l'avvallo del ministero medesimo.

Duro colpo per OFV. Strada aperta al fallimento

Le Officine Ferroviarie Veronesi sembrano inesorabilmente avviate sulla strada del fallimento, dopo che il Ministero dello Sviluppo economico ha bocciato la proposta per l'acquisto di OFV presentato dal gruppo indiano Ruia.

Il Ministero, infatti ha ritenuto che l'offerta non  sia adeguata né sul piano economico, né su quello del recupero occupazionale previsto nel piano industriale.

Una proposta a Fuortes dal comitato Opera Nostra: fuori la Tartarotti, dentro il corpo di ballo!

Il commissario Fuortes ha illustrato ai sindacati il suo piano di risanamento. Riteniamo indubbiamente positiva la decisione di chiudere il museo della lirica, più noto con l’acronimo Amo. Il suo costo gravava infatti per circa un milione di euro l’anno sul bilancio di Fondazione Arena.

Al di là di questo ci rammarica notare che Il costo del risanamento viene caricato, ancora una volta, sulle spalle dei lavoratori mentre, ad esempio, l’apporto della dirigenza viene liquidato con un generico intento alla “razionalizzazione”.

Teatro pieno all'assemblea per Fondazione Arena

Teatro pieno e grande partecipazione lunedì sera al Teatro Stimate, dove si è svolta l'assemblea dal titolo: Tutta la verità sulla Fondazione Arena di Verona, le ragioni di una crisi come non le avete mai lette organizzata dal Comitato Opera Nostra - Fondazione Arena Bene Comune e Comitato Pro Fondazione Arena.

Tutta la verità sulla Fondazione Arena di Verona

Lunedì 16 maggio, al Teatro Stimate, in via C. Montanari 1, alle ore 20.45, si svolgerà la conferenza pubblica organizzata dal Comitato OPERA Nostra - Fondazione Arena bene comune che ha per titolo Tutta la verità sulla Fondazione Arena di Verona, ossia le ragioni di una crisi come non le avete mai lette.

Comunicato Stampa del Comitato OPERA Nostra – Fondazione Arena Bene Comune

Basta ricatti ai lavoratori

Abbiamo saputo da notizie di stampa che è in atto l’ennesimo ricatto nei confronti dei lavoratori di Fondazione Arena. All’atto della stipula del contratto per la nuova stagione, ai lavoratori aggiunti (gli stagionali) viene chiesto di rinunciare al diritto di veder trasformato il proprio contratto a tempo indeterminato. Tale richiesta viene posta come condicio sine qua non per poter lavorare nella stagione entrante, nonostante anche questo sia un diritto acquisito e garantito dal principio di precedenza.

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