Francesco Girondini

Stonata per PianoFuortes

La risposta dei lavoratori areniani al piano di "rilancio" della Fondazione Arena è arrivata immediata al termine di una intensa assemblea: domenica 14 sciopero del Corpo di Ballo e Aida, dunque a rischio.

La visione che esce dalle 100 pagine presentate alle organizzazioni sindacali ha l'impostazione ottocentesca dei padroni delle ferriere. Chiusura del Corpo di Ballo, taglio degli integrativi e taglio di 52 serate del Filarmonico, corrispondenti alla preannunciata chiusura invernale di due mesi. Sono queste le iniziative di maggior significato e sostanza presentate.

Comunicato Stampa del Comitato OPERA Nostra – Fondazione Arena Bene Comune

Basta ricatti ai lavoratori

Abbiamo saputo da notizie di stampa che è in atto l’ennesimo ricatto nei confronti dei lavoratori di Fondazione Arena. All’atto della stipula del contratto per la nuova stagione, ai lavoratori aggiunti (gli stagionali) viene chiesto di rinunciare al diritto di veder trasformato il proprio contratto a tempo indeterminato. Tale richiesta viene posta come condicio sine qua non per poter lavorare nella stagione entrante, nonostante anche questo sia un diritto acquisito e garantito dal principio di precedenza.

Lirica e delirio di onnipotenza

Ghe pensi mi, faccio tutto io, dice Flavio Tosi a proposito di Fondazione Arena. Licenzio tutti e il fesitival lo facciamo noi. Visto come hanno organizzato il festival del centenario nel 2013, possiamo stare sicuri e dormire sonni tranquilli. Un mito, il nostro sindaco! Preso dal delirio di onnipotenza e mandibola impostata, il nostro sindaco dice che lo farà con personale a contratto. Lavoratori a chiamata. Buffo no? Il sindaco sì che se ne intende...oppure si fa consigliare dal sovrintendente Girondini?

Fondazione Arena tutti a casa! Il consiglio di indirizzo vota la messa in liquidazione

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Arena di Verona, all'unanimità ha deciso la messa in liquidazione dell'ente lirico.

«All’unanimità si è stabilito di chiedere al ministero che venga posta in liquidazione coatta amministrativa la Fondazione Arena» con queste parole il sindaco Flavio Tosi ha dato l'annuncio dopo la riunione del Consiglio durata giusto un paio d'ore.

Il no dei lavoratori di Fondazione Arena

I lavoratori e le lavoratrici della Fondazione Arena non ci stanno e dicono no all'accordo siglato dalle tre sigle sindacali confederali.

Dopo le assemblee di ieri questa sera è stato sottoposto al voto l'accordo firmato da Cgil, Cisl e Uil. La votazione, che è avvenuta a scrutinio segreteto, ha bocciato l'accordo: 132 i voti contrari e 130 i voti a favore.

Seguono approfondimenti.

Fondazione Arena: la decisione ai lavoratori

Le ultime giornate convulse in Fondazione troveranno oggi uno sbocco, probabilmente decisivo. Oggi infatti, le lavoratrici ed i lavoratori di Fondazione Arena saranno chiamati ad esprimersi sull'accordo siglato dalle tre sigle sindacali confederali, attraverso lo strumento del referendum a voto segreto. Ieri le assemblee, oggi il voto. I risultati si conosceranno probabilmente attorno alle 21.
Massima attenzione di tutte le parti in causa.

Tosi & Girondini: no ai becchini

Davanti al Liston picchiava duro la musica dance dell’Associazione Bambini Autistici della Lessinia, sui gradini di Palazzo Barbieri foto e hurrà per una coppia di sposi. Un po’ più defilati, sulla sinistra guardando il Municipio, gli artisti di Fondazione Arena, i cittadini e le cittadine chiamate a raccolta da Opera Nostra e Fondazione Arena Bene Comune. La manifestazione era appoggiata dalla Fials, mancavano i Sindacati Confederali che negli scorsi giorni avevano siglato un accordo con Fondazione Arena.

Grazie a lavoratori e artisti di Fondazione Arena

All’interno dell’ultima puntata de La Presa della Pastiglia, abbiamo voluto ringraziare i lavoratori e gli artisti di Fondazione Arena. Un ringraziamento doveroso e sincero. E’ grazie a loro se siamo stati costretti  a discutere di lirica, lavoro, cultura, musica…e bilancio economico. Senza di loro tutto si sarebbe svolto all’interno dei salottini, quelli riservati a pochi intimi e le cose se le sarebbero decise coloro che hanno causato il disastro.

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