Stefano Bollani @ Verona Jazz 2015 - 25 giugno - Live Report

STEFANO BOLLANI al Teatro Romano di Verona
In scena solo un pianoforte a coda e una tastiera affiancati: Bollani non ha bisogno d’altro per intrattenere per tre ore un Teatro Romano eccezionalmente gremito. Si va da momenti quasi intimistici a ritmi latini e tempi di swing. Il suo stile è come al solito eclettico e ricco di citazioni. Durante la sua performance interagisce costantemente con il pubblico, anche quando è di spalle: il suo è un recital che ripercorre la storia del jazz, ma va molto oltre, rivelando la sua una personalità poliedrica attraverso un' impressionante produzione di idee sostenute da una tecnica prodigiosa.
Suscita grande ilarità quando interpreta appassionatamente "Sopra i vetri" una canzone di Dario Fo, con musiche di Fiorenzo Carpi: i risvolti comici di un abbandono.
Bollani suona contemporaneamente i due pianoforti, improvvisando anche in body-percussion. Strepitosa l’interpretazione di "Io, mammeta e tu".Ancora una volta si rivela abile imitatore e intrattenitore: prende nota delle ordinazioni del pubblico ed interpreta con geniale acutezza i molteplici brani richiesti. Si spazia da "Felicità", "Bella ciao", "L’italiano", "Popoff"… Dal suo programma Bollani non esclude nulla, impasta il tutto in un insieme veramente irresistibile. Da Baglioni a Gershwin non si risparmia per ore, regalando al pubblico esecuzioni memorabili.
All’ennesima richiesta della platea che inclemente lo richiama sul palco più volte termina con una versione sempre entusiasmante di "Ma l’amore no" e "Quando, quando, quando".
L’edizione 2015 di Verona Jazz non poteva avere migliore conclusione.
Armando Petrosino