Festa in Rosso da record: “Ora la Verona di domani”

Grande partecipazione alla sei giorni di Rifondazione Comunista. Il NO al Referendum, Bertucco e Ferrero-Civati segnano il record di presenze.
Si è chiusa ieri sera la Festa in Rosso, in un clima di grande entusiasmo e straordinaria partecipazione. “La sei giorni di Rifondazione Comunista ha saputo coinvolgere la cittadinanza e parlare alla città, mettendo al centro il futuro di Verona e la campagna per il NO al Referendum Costituzionale” dichiara Fiorenzo Fasoli, segretario provinciale del PRC. “Abbiamo vinto la scommessa, registrando un record di presenze ai dibattiti e ai concerti in tutte le serate. Ma non è che l'inizio: ora comincia la vera sfida per salvare la Costituzione e vincere le elezioni amministrative del prossimo anno. Perché Verona vuole voltare pagina e tornare a sorridere, protagonista del proprio futuro”.
Per non farne Carta straccia sulle ragioni del NO al Referendum Costituzionale (organizzato con il Coordinamento Veronese per la Democrazia Costituzionale), il dibattito sul futuro di Verona con Michele Bertucco e Sandro Medici, il confronto tra Paolo Ferrero e Pippo Civati sulle prospettive della sinistra e la serata con Michele Corso sul Jobs Act hanno registrato un vero e proprio record di presenze, con numerosi interventi dal pubblico. “Il PD renziano tradisce i ceti popolari e attacca i diritti – prosegue Fasoli – consegnando alla sinistra un compito storico: difendere il mondo del lavoro, la Costituzione, l'ambiente e i beni comuni. C'è voglia di politica e di protagonismo dal basso, questo l'unico antidoto al neoliberismo e alla destra, a Verona e nel paese”
Tante facce nuove, militanti storici e comuni cittadini, giovani e meno giovani. Rifondazione stavolta può davvero essere soddisfatta, riuscendo nell'obiettivo di unire la sinistra e aprire un luogo di incontro e confronto democratico in questa calda fine estate veronese. Da sottolineare la solidarietà attiva nei confronti delle popolazioni vittime del terremoto: in molti infatti hanno scelto dal menù l'Amatriciana Solidale o hanno fatto donazioni al fondo di solidarietà attivato dal PRC.
“Abbiamo riunito la sinistra sulle proposte concrete e sulle battaglie fondamentali, un risultato prezioso da valorizzare e far crescere. Quest'edizione della Festa in Rosso segna una tappa decisiva nel processo costituente della sinistra veronese. Uniti e coerenti nell'opposizione a Tosi, nel NO al Referendum e nella costruzione della Verona di domani” conclude il segretario di Rifondazione.